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  • Francesca

Wrap up - Aprile 2018

Buongiorno Lettori!

Come ogni fine mese (più o meno) ecco giunto nuovamente il momento di guardare indietro e tirare le somme in fatto di letture. Come ogni fine mese  infatti è tempo di wrap up!



Aprile devo ammettere che è volato: in batter d'occhio è arrivato e passato. Grandi novità sono avvenute nella vita vera e finora devo dire che non ho avuto modo di pentirmene. Ma bando alle ciance, entriamo nel vivo del post di oggi: cosa ho letto questo mese?


Dunque, partiamo con un po' di statistiche: ad Aprile ho 6 romanzi di cui 2 in formato digitale e 4 in formato cartaceo. Una sola autrice italiana e gli altri, invece, tutti autori stranieri. Il computo delle pagine lette ammonta a circa 2459 pagine.


Come sempre cercherò di essere breve, anche perché questo mese ho recensito tutte le letture, quindi per un giudizio più dettagliato del mio pensiero vi rimando ai vari post dedicati.


Partiamo con l'ultima fatica di Ragnar Jonasson, I giorni del vulcano, edito Marsilio. Secondo capito della serie Dark Iceland. Purtroppo non ho letto il primo capitolo e sospetto che questo fatto mi abbia un po' penalizzato nella lettura di questa seconda vicenda. Tuttavia I giorni del vulcano è un police procedural ambientato nel nord dell'Islanda molto corale in cui più personaggi, con vicende personali alle spalle, tutte particolari e irrisolte, contribuiscono a loro modo alla soluzione dell'omicidio. Trama principale e sottotrame personali dei personaggi si intrecciano dunque a doppio filo per portare il lettore fino in fondo alla lettura; tuttavia la non conclusione delle sottotrame riguardanti i personaggi mi ha lasciato decisamente con l'amaro in bocca e un senso di incompiutezza proprio sul finale che non mi è piaciuto più di tanto. Forse chi aveva già incontrato i personaggi nel capitolo precedente è riuscito ad apprezzare maggiormente la struttura e il romanzo in generale ma per me, purtroppo, non è stato  così. Anche fronte narrazione secondo l'autore avrebbe potuto fare di più, imponendo maggiore potenza sopratutto nei twist. Insomma, non un brutto romanzo ma sicuramente, dal mio punto di vista, decisamente migliorabile.

Per leggere i miei pensieri esposti in maniera più completa ed esaustiva andate qui.


Il secondo romanzo che ho approcciato durante il mese di Aprile e che mi ha tenuto compagnia niente di meno che durante il trasloco è stato Il mercante di morte di Craig Robertson, autore scozzese di un tartan noir che, lettori miei, ascoltate me, non dovete farvi scappare. Sebbene sia il quinto romanzo della serie Il mercante di morte si legge benissimo come stand alone e, proprio come sospettavo fin dall'inizio, non mi ha affatto deluso. Ambientazione scozzese, dark web, serial killer..devo continuare?! Craig Robertson ci regala un vero gioiellino con personaggi ben delineati, una vicenda intricata il giusto e sopratutto  inedita e originale,  e naturalmente siglata con quel pizzico di ironia che contraddistingue sempre le sue opere. Insomma, non dilungo troppo, ma se ancora non lo avete fatto leggete Il mercante di morte e approcciate questo autore perché ne vale davvero la pena. Qui la mia recensione.


Proseguiamo poi con il romanzo che a ben vedere posso considerare la rivelazione di questo mese. Non ci avrei scommesso un euro dopo aver letto un altro romanzo dell'autore e non esserne rimasta troppo impressionata e invece mi sono dovuta ricredere e ringraziare la mia testardaggine nel voler sempre concedere una seconda chance agli autori che non mi convincono al primo colpo, perché diversamente mi sarei persa Segreti sepolti dell'americano Linwood Barclay, primo capitolo della serie Promise Falls. Bello, intrigante, scritto bene, con tanti personaggi e una miriade di situazioni parallele che, però, solo apparentemente agiscono per loro conto e che trovano davvero una degna conclusione in un finale impeccabile. Anche in questo caso, il mio consiglio è quello di recuperare il libro e leggerlo...non ne rimarrete delusi! Qui la mia recensione.


Ho incassato poi un' altra soddisfazione con Aurora nel buio, unico romanzo italiano di questo mese che, con mia immensa gioia, non solo mi è piaciuto ma mi ha proprio conquistata: dall'ambientazione, ai personaggi per concludere con la vicenda. In barba al mio scetticismo ho trovato tutto molto curato, verosimile e terribilmente ben costruito. Non aggiungo altro se non leggetelo e...occhio, crea dipendenza! Qui la mia recensione.


E infine, le ultime due letture del mese, di cui vi ho parlato qui in un post unico qui: Origin e L'amica pericolosa.

Il quinto romanzo di Dan Brown me lo sono bevuto come acqua fresca. Come sempre ho apprezzato il lavoro di ricerca certosino che si vede l'autore ha condotto e la genialità di fondo della storia. Ho apprezzato la riflessione importante che la lettura ha portato con sé e non da ultimo mi sono divertita troppo nel leggere l'ennesima avventura a cui Brown ha destinato ancora un volta Langdon. Insomma, un guilty pleasure a cui non ho saputo resistere e sul quale ho deliberatamente trascurato le numerose lacune presenti.

La stessa cosa purtroppo non ho potuto fare per L'amica pericolosa di Paula Daly, un thriller che a mio parere aveva delle buone potenzialità e con un finale davvero ben congegnato e articolato, ma che purtroppo non mi ha convinto. Tutto quello che ho letto dall'incipit all'epilogo l'ho trovato estremamente confuso, inverosimile e tratti decisamente infantile. Un vero peccato perché, solitamente, adoro i romanzi con queste premesse...


E questo è tutto per questo mese. Fatemi sapere cosa ne pensate delle mie letture, se ne avete fatta qualcuna e come le avete trovate. Fatemi anche sapere cosa avete letto voi e se vi sono piaciute le vostre letture.

Al prossimo post!


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