Titolo: Le colpe degli altri
Titolo originale: /
Autrice: Linda Tugnoli
Serie: n.d.
Casa editrice: Nord
Formato: Brossurato con bandelle
Prezzo: 16,90 € (cartaceo)
/ (cartaceo economico)
2,99 € (digitale)
Pagine: 378
Il romanzo d’esordio di Linda Tugnoli, autrice italiana che si divide tra la capitale e la campagna laziale, è stata una graditissima quanto inaspettata sorpresa. C’e stato fin da subito un feeling particolare con il testo, vuoi per il titolo o per la copertina accattivante, ma sono state le molte piccole rivelazioni inaspettate che costellano il testo a fare de Le colpe degli altri un romanzo piacevolissimo da leggere in questi giorni di ritiro forzato.
La storia di fondo è in apparenza molto semplice e piuttosto lineare, abbellita qui e lì da alcuni cliché del genere che però non turbano – almeno per quanto mi ha riguardato – la piacevolezza della lettura. Ma è proprio tra le righe genuine di questa storia che si annidano le particolarità più inaspettate. Innanzitutto la scelta dell’autrice di calarsi nei panni di un uomo - Guido – non più giovanissimo e con un triste passato alle spalle; la sua capacità di immedesimarsi in una psiche abbattuta e triste che solitariamente si trascina giorno dopo giorno fino a che non incappa nell'impensabile mi ha stupito e un po’commosso. Poi l’ambientazione che, contrariamente a una scelta più facile e forse più prevedibile, prende vita in Piemonte in una valle montana piuttosto anonima e dimenticata dai più: Valle Cervo.
Ma anche lo stile non è da meno con digressioni puntuali e precise, ma mai tediose o eccessive, sul mondo dei giardini e delle piante. Un argomento che si intuisce essere nel cuore dell’autrice e che dopo aver terminato la lettura un po’ rimane anche nel cuore di chi legge. Così anche i personaggi che abitano queste pagine e che poco a poco entrano anche nella mente del lettore. L’autrice è stata molto brava nel cogliere le piccole sfumature caratteriali e sociali che contraddistinguono non solo i piemontesi, ma gli abitanti delle alte valli montane in particolare; donando al lettore un ritratto forse un po’semplicistico ma comunque reale e fedele della vita in valle ai tempi in cui prende vita la storia. E sicuramente gli intramezzi dialettali di cui le pagine sono piene servono appieno lo scopo.
E proprio l’ambientazione temporale è un altro di quegli elementi che fanno da contorno alla storia, arricchendola e donandole una sorta di patina dorata, come una fotografia color seppia anni sessanta che improvvisamente si anima. Le pagine si riempiono di fiat 127 sgangherate, di lire che escono dai portafogli e passano di mano in mano al bar, di nobili decaduti e di “meridionali” che arrivano al nord. Niente internet quindi, e niente cellulari, nessuna semplificazione alle indagini di cui Guido si troverà a far parte insieme con un incredulo quanto incomprensibile commissario di polizia.
Ho letto Le colpe degli altri in un momento surreale della storia del nostro Paese, chiusa in casa durante questi giorni di stop forzato. E da una situazione quanto mai particolare sono stata catapultata letteralmente indietro nel tempo, regalandomi alcune ore di autentica evasione. Ne Le colpe degli altri troverete una storia nella storia, che si snoda placidamente con pochissimi colpi di scena ma che ugualmente saprò regalarvi un viaggio nel tempo che vale la pena di affrontare. Consigliato!
Coinvolgimento: 4/5
Stile: 4/5
Personaggi: 4/5
Vicenda: 4/5
World building: 4/5
Finale: 4/5
****Giudizio: 4/5 ****