Wrap Up - Settembre 2019
- Francesca
- 10 ott 2019
- Tempo di lettura: 4 min
Buongiorno Lettori,
oggi appuntamento con il riepilogo delle mie letture del mese scorso che purtroppo è stato uno dei peggiori in termini di quantità (e forse anche di qualità) di questo 2019. Ma bando alle ciance ecco i libri che ho letto a Settembre.

Ho iniziato il mese con una sorta di tradizione. Avevo appositamente conservato questo romanzo per la tarda estate, perché ho sempre letto i romanzi della Morton durante questo periodo dell'anno e ai suoi libri - sopratutto i primi, come il Giardino segreto - ci ho legato molti ricordi piacevoli. Quindi anche per questa sua ultima fatica - La donna del ritratto, edito Sperling&Kupfer - avevo in programma il solito rituale. Mi aspettavo pomeriggi inondati di luce dorata, le giornate che si accorciano, l'aria che si fa più frizzante. Mi aspettavo eroine vigorose e decise, separate dal tempo ma legate dai gesti, dall'amore, dalla tradizione. Beh, naturalmente niente è andato come programmato! E non solo perché da me a inizio Settembre si moriva ancora dal caldo, con buona pace della brezza autunnale che io tanto sospiravo, ma sopratutto perché il romanzo della Morton in questione si è rivelato parecchio diverso dai suoi precedenti lavori. Devo ammettere che sebbene non consideri il cambiamento quasi mai negativo - sopratutto in letteratura - in questo caso mi ha decisamente spiazzato. Non mi aspettavo assolutamente questo cambio di rotta da parte dell'autrice e pur avendone apprezzato l'intraprendenza e compreso il motivo, devo anche tuttavia ammettere che non mi è piaciuto.
Ho trovato La donna del ritratto un romanzo molto pretenzioso, con uno stile molto descrittivo e lento e una vicenda con un buon potenziale che però non ha dato i frutti sperati. A tratti ho fatto veramente molta fatica a leggere: pagine e pagine di descrizioni totalmente fini a loro stesse, con descrizioni di dettagli assolutamente inutili. I personaggi sono tanti e a ciascuno di loro l'autrice dedica un grappolo di capitoli, ma terminati quelli - a parte per alcune eccezioni - non sono più ripresi, né trattati e, se va bene, fanno qualche comparsa nella storia degli altri personaggi, in altri capitoli.
Ora, capisco che come riportato nella nota a fondo del testo l'intento dell'autrice sia stato quello di esplorare il tema della ricorrenza del tempo e della sua circolarità, nonché come i luoghi possano legare a loro situazioni o persone ma, in tutta onestà l'approccio usato dall'autrice non mi è piaciuto. Troppi personaggi e troppo poco tempo dedicato a ognuno: mi sembrava di leggere una raccolta di racconti (che io mal digerisco proprio per questo motivo) in cui ogni volta che cominciavo a entrare in sintonia con uno di loro, ecco che l'autrice ne introduceva un altro. In contemporanea a ciò si susseguivano pagine dense di descrizioni assolutamente inutili ai fini della storia e che quindi appesantivano il tutto
Non lo nego dunque: ho faticato per portare a termine il romanzo e ci ho messo quasi metà mese per farlo. A questo giro Kate Morton è stata per me una delusione bella grossa e mi domando se non sia ora di cercare altrove quel feeling che le sue storie sapevano regalarmi. Di questo romanzo salvo solamente il finale che risolleva però solo in parte il mio giudizio.
Assolutamente sconsigliato se non avete mai letto nulla dell'autrice (partite dai suoi primi lavori). Da avere e leggere solo se siete fan irriducibili.
Unico altro romanzo letto durante Settembre e che si è portato via l'altra metà del mese è stato Shining di King, letto grazie a un gruppo di lettura. L'idea era quelle di leggere Shining a settembre e Doctor Sleep a Ottobre, in vista dell'uscita nelle sale del film. Tuttavia dopo l'approccio con Shining non so se manterrò gli stessi piani.
Per me era la prima volta che leggevo Shining e sebbene avessi vaghi ricordi del film, non lo ricordavo né bene né interamente (neanche il finale). Sono quindi andata assolutamente alla cieca in questa lettura e devo dire che sebbene abbia trovato fantastico il concetto di fondo, alcuni elementi nell'esecuzione della storia non mi hanno convinto fino in fondo. Come anticipavo sul mio IGTV, la traduzione è sicuramente stato un tasto dolente, almeno per me. L'ho trovata abbastanza macchinosa, a tratti arcaica e sicuramente poco scorrevole.
Ho trovato anche abbastanza sbilanciata la narrazione, con un focus piuttosto pressante di King sulla prima parte del romanzo in cui si concentra moltissimo sul personaggio di Jack Torrence, la sua famiglia e il suo passato per poi far accadere tutto quello che doveva accadere praticamente nell'ultimo quarto di libro.
Ora, non fraintendetemi, non sto dicendo che Shining sia un brutto romanzo, solo che forse l'ho letto in un periodo sbagliato o forse più semplicemente qualcosa per me non ha funzionato a dovere. Fatto è che anche per questa mia seconda lettura di Settembre ho impiegato moltissimo tempo e mi ha letteralmente prosciugato la voglia di leggere: il coinvolgimento ha vacillato diverse volte, così come la concentrazione e alla fine riuscivo a leggere solo un paio di capitoli per volta.
Insomma, non posso dire di aver trovato Shining il miglior romanzo di King in circolazione, ma non posso neanche non rendere merito a una bella storia e a dei personaggi - la famiglia Torrence - che del genere sono diventati certamente un'icona.
Assegno tre stelline alla lettura che comunque consiglio di fare a tutti gli appassionati del genere e naturalmente di King.
E questo è tutto cari lettori, fatemi sapere cosa ne pensate delle mie letture settembrine, e sopratutto quali sono state le vostre.
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