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  • Francesca

Recensione - Il manoscritto

Buongiorno Lettori,

oggi parliamo nuovamente di nuove uscite! In particolare di autore francese che sta riscuotendo grandi consensi con il suo ultimo romanzo edito Fazi. Io l'ho letto e oggi parliamo de Il manoscritto.

 

Titolo: Il manoscritto

Titolo originale: Le manuscrit inachevé

Autore: Franck Thilliez

Serie: /

Casa editrice: Fazi

Pagine: 480

Formato: brossurato con bandelle

Prezzo: 18,00 € (cartaceo)

12,99 € (digitale)

 

Franck Thilliez è sempre stato uno di quegli autori che guardi un po’ con sospetto e anche con un po’ con timore. I suoi romanzi hanno tutti trame accattivanti, forse un po’ sui generis, ma sicuramente particolari e certamente di impatto. Quando ciò accade inevitabilmente ci si chiede sempre se poi l’autore sarà in grado di mantenere le promesse e soddisfare le aspettative durante l’esecuzione dello scritto. Ebbene, posso dire senza ombra di dubbio che nel caso di Thilliez quello che promette è veramente mantenuto.

Il manoscritto è tutto un programma, già dall’inizio lo si intuisce. Un libro, un manoscritto per l’appunto, lasciato incompiuto da un famoso scrittore – Caleb Traskman - è solo il prologo di quello che attende il lettore. Come in una casa degli specchi questo concetto è ripreso ancora e ancora: una dei protagonisti - Leane - è infatti a sua volta una famosa scrittrice di thriller e uno dei suoi personaggi – Arpagheon - è a sua volta uno scrittore oltre che un serial killer [non è spoiler n.d.a]. Insomma come prologo niente male, ma anche il resto non è da meno.

Con una prosa scorrevole e veramente unica, Thilliez addentra il lettore all’interno di una storia cupa e nera, dove esseri umani senza scrupoli compiono azioni abominevoli e atroci. Al lettore non è risparmiato nulla - dalle scene più splatter a quelle più sofferenti – e i punti di vista alternati gli permettono visioni complementari della stessa storia, almeno fino a quando i due tronconi della vicenda non convergono inevitabilmente verso l’epilogo.

I personaggi che l’autore mette in scena sono tutti battuti dalla vita e dalle esperienze passate; un campionario umano schiacciato dal peso della realtà e della quotidianità che, nonostante tutto il male, continua a scorrere nella sua indifferente banalità. Anche in questo caso al lettore nulla viene scontato, ed egli si troverà faccia a faccia con le più terribili e temute paure di ognuno di noi: la perdita di un figlio, la fine di un matrimonio, il passato che nonostante tutto non passa mai.

Il manoscritto è un thriller costruito abilmente: un castello di eventi non facile da scalare, tanto è solida la sua impalcatura. Thilliez è ai limiti del maniacale nel richiamare e intrecciare anche i più piccoli dettagli, cosi che anche il più scrupoloso dei lettori troverà pane per i propri denti. L’intreccio resta dunque impenetrabile e imperscrutabile quasi fino al grande finale, e i numerosissimi colpi di scena e twist narrativi che, quasi a chiosa, incorniciano ogni fine capitolo, rendono davvero arduo il compito anche al più esperto dei lettori. In ultima analisi, non si può fare a meno di lasciarsi trasportare - come la marea che sale - dall’autore capito dopo capitolo.

E anche il finale non è da meno rispetto al resto del testo: un pugno nello stomaco, uno schiaffo in faccia, un’onda gelida che travolge. Tutto da scoprire, tutto da interpretare.

Assolutamente consigliato; un thriller da brividi perfetto per la fine dell’estate.

 

Coinvolgimento: 5/5

Stile: 5/5

Personaggi: 5/5

Vicenda: 5/5

World building: 5/5

Finale: 3/5

****Giudizio: 4.5/5****

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