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  • Francesca

Recensione - La sorella perduta

Buongiorno Lettori!

Oggi è tempo di recensioni qui sul blog con una delle mie ultime letture terminate nonché con una recente uscita in libreria.

Purtroppo le cose non sono andate esattamente come pianificate con questo romanzo, ma il bello della lettura non è forse anche la sua imprevedibilità? Lettori, oggi parliamo de La sorella perduta di Kate Furnivall.

 

Titolo: La sorella perduta

Titolo originale: The betrayal

Autrice: Kate Furnivall

Serie: /

Casa editrice: Piemme

Brossurato con bandelle

Pagine: 409

Prezzo: 15,90 €(cartaceo)

9,99 €(digitale)

 

Qualche mese fa ero a Copenaghen, in una libreria enorme - ovviamente piena di libri in danese - ma devo dire anche ben rifornita di romanzi in lingua inglese ed ero indecisa. Molto indecisa. Cercavo un romanzo da portarmi a casa, un ricordo di quel magnifico posto e di quelle magnifica terra che è la Danimarca; qualcosa insomma che una volta tornata a casa mi ricordasse per sempre quel viaggio. Tra le mani avevo The betrayal di Kate Furnivall, autrice conosciutissima in Inghilterra e molto tradotta all'estero, nonché anche piuttosto prolifica che scrive questi romanzi storici - spesso ambientati durante le guerre mondiali e popolati da eroine investite di un destino affatto banale - che però hanno un po' il sapore di un melodramma infiocchettato con un romance che tutte infondo un po' sogniamo di vivere almeno una volta nella vita. Insomma Kate Furnivall sembrava essere quell'autrice che una volta che la cominci a leggere poi non ti fermi più e di suo leggeresti tutto, compreso la lista della spesa. Alla fine però ho optato per un altro romanzo, ma queste erano le premesse con le quali mi sono avvicinata lo scorso mese alla lettura de La sorella perduta, traduzione italiana del libro in questione che la Piemme ha reso disponibile a tutti i lettori del bel paese nonché esordio italiano dell'autrice.

Purtroppo come forse avrete intuito le mie aspettative non sono state attese. Il libro in questione non mi è piaciuto e dunque sono rimasta piuttosto perplessa dalle lodi sperticate che ne ho letto in giro. Ma andiamo con ordine. L'incipit è veramente un capolavoro: ben scritto, ben costruito e assolutamente di ingaggio per il lettore. Purtroppo però quello che ne segue dopo non ne è all'altezza. Il romanzo si trascina per parecchie pagine senza che succeda molto e gli avvenimenti li ho percepiti come scoloriti e senza mordente. Insomma, per intenderci, passate le prime venti pagine iniziali ho cominciato a perdere interesse per il libro, per i personaggi e per la vicenda, ho trascinato la lettura solo per pura e semplice inerzia. Qualcosa nel meccanismo narrativo non ha funzionato e nonostante le premesse interessanti mi sono annoiata parecchio.Tutto mi è sembrato sbiadito e descritto in maniera poco approfondita, appena abbozzato sotto la superficie.

Romaine è un bel personaggio, tosto e determinato, sicuramente anticonvenzionale, ma la storia che l'autrice le ha cucito addosso non tiene il suo passo. Il mistero della morte del padre in ultima analisi si risolve in maniera piuttosto banale e di certo non necessitava di quattrocento pagine per arrivare a una soluzione. Stesso discorso per la parte romance di cui ero consapevole dell'esistenza e sulla quale contavo per risollevare le sorti del romanzo. Volevo qualcosa di intenso e magari anche di sopra le righe, volevo un amore minacciato dalla guerra e per questo ancora più intenso. Mi sono ritrovata invece con una storiella scontata e banale, palese sin dall'inizio.

A onor del vero va comunque riconosciuto all'autrice di aver scritto invece un magnifico finale, degno del corrispettivo incipit. Intenso, doloroso e drammatico riassume perfettamente il tono che avrei voluto il libro avesse avuto per la sua intera lunghezza.

Un vero peccato dunque, visto che l'epilogo e il prologo denotano una certa bravura nell'autrice che mi spiace non sia venuta a galla nella lunghezza del romanzo. Rimango quindi, almeno in parte, speranzosa per un futuro romanzo che magari arriverà in Italia in seguito, che le doti qui intraviste dell'autrice vengano pienamente esplicate ed evidenziate.

 

Consigliato? Mmmh... personalmente credo che in giro ci sia di meglio. Ciò detto il romanzo ha comunque delle ottime recensioni estere e questa resta pur sempre una mia personalissima visione. Consiglierei quindi di provarlo, addentrandosi però un po' oltre l'incipit per avere una visione completa dello stile e dell'intreccio della vicenda.

 

Coinvolgimento: 1/5

Stile: 3/5

Personaggi: 3/5

Vicenda: 2/5

World building: 2/5

Finale: 5/5

****Giudizio: 2.5/5****

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