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  • Francesca

Recensione - La logica della lampara

Buongiorno Lettori!

Oggi è tempo di recensioni con la mia opinione su una recente uscita in libreria per conto di Einaudi. Per quanto mi riguarda si tratta di un piacevole ritrovamento in quanto avevo già avuto modo di leggere in passato l'autrice e non mi aveva deluso, così come non l'ha fatto adesso naturalmente. Lettori, oggi parliamo di Cristina Cassar Scalia e del suo La logica della lampara.

 

Titolo: La logica della lampara

Autrice: Cristina Cassar Scalia

Serie: Vanina Guerrasi #2

Casa Editrice: Einaudi

Formato: Brossura con bandelle

Pagine: 388

Prezzo: 19.00€ (cartaceo)

9.99€ (digitale)

 

Cristina Cassar Scalia, autrice nostrana, siciliana doc per l'esattezza, torna di nuovo in libreria grazie a Einaudi con il sequel di un romanzo che l'anno scorso mi aveva sorpresa e piacevolmente intrattenuta: Sabbia nera. Dico sorpresa e intrattenuta perché personalmente non sono una forte lettrice di narrativa italiana, men che meno di gialli così strutturati, e di solito quindi li evito dal momento che so già che non sono nelle mie corde. Con i romanzi della Scalia però le cose sono nettamente diverse, almeno per quando mi riguarda: sarà che il punto di vista femminile dell'autrice getta nuova luce su un copione già letto altre volte, ma i suoi libri riescono a mescolare tratti narrativi tipicamente nostrani con la piacevolezza di un giallo d'oltreoceano, creando così un mix godibilissimo e la cui lettura scorre via senza che il lettore se ne accorga.

Ne La logica della lampara ritroviamo gli stessi personaggi che già in passato avevano animato le stesse pagine, questa volta però alle prese con un caso davvero strano e molto particolare in cui, sebbene ci siano tutti gli indizi e la vicenda converga verso un delitto efferato, manca il corpo del reato. Tra false piste, chiamate anonime notturne e villini affacciati sul mare si snoda una storia di ricatti e prevaricazione che affonda le sue radici nel passato e il cui sbroglio richiederà tutto l'ingegno e la pazienza dei protagonisti, proprio come durante la pesca con la lampara quando i pesci sono attirati dalla potente luce della lampada e il pescatore - silenzioso e in agguato - non deve far altro che gettare le reti per raccogliere il bottino.

A fare da sfondo a questa strana storia ritroviamo sempre il vicequestore Giovanna - Vanina - Guerrasi e tutta la sua squadra mobile, la quale aiutata anche dall'ex commissario in pensione Biagio Patanè affronterà una storia di bugie, omissioni e insabbiamento.

Naturalmente protagonista tra le pagine è anche la città di Catania con le sue mille sfaccettare e le sue contraddizioni, e la Muntagna che con la sua silenziosa imponenza incornicia perfettamente una storia dove nulla è come sembra e che saprà tenere incollati alle pagine fino alla rivelazione finale. Garantito.

Lo stile della Scalia è quello che già avevamo trovato in Sabbia nera: un mix coinvolgente e ben dosato di italiano e dialetto che rende la narrazione ancora più calata nel contesto sociale che racconta e ovviamente molto divertente. Personalmente sebbene non sia siciliana e questo device narrativo non mi abbia conquistato su altri autori e altre letture, qui l'ho trovato ben dosato e ben gestito, altamente godibile e molto di intrattenimento.

In conclusione dunque, Cristina Cassar Scalia si riconferma essere non solo un'autrice versatile e di talento ma anche una promettente sicurezza per il futuro. La logica della lampara è un romanzo ricco di azione e di colpi di scene, magistralmente costruito e che sa tenere incollati fino alla fine. Assolutamente consigliato a tutti.

 

Consigliato? Assolutamente si. Consigliato a chi ha già letto e amato il primo romanzo: non rimarrete delusi da questo sequel. Per chi intende approcciare la serie però consiglio l'ordine cronologico dei romanzi.

 

Coinvolgimento: 4/5

Stile: 4/5

Personaggi: 5/5

Vicenda: 5/5

World building: 5/5

Finale: 5/5


***Giudizio: 4.5/5***


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