Buongiorno Lettori!
Oggi sono particolarmente contenta di scrivervi perché sono ansiosa di presentarvi questo romanzo che sebbene a mio avviso sia passato un po' in sordina qui in Italia, in realtà è una vera chicca che non potete perdervi! Lettori, oggi parliamo dell'esordio di Christine Mangan: Una sconosciuta a Tangeri.
Titolo: Una sconosciuta a Tangeri
Titolo originale: Tangerine
Autore: Christine Mangan
Serie: /
Casa Editrice: Piemme
Formato: Cartonato con sovracoperta
Pagine: 307
Prezzo: 19,50€ (cartaceo)
9,99€ (digitale)
Una sconosciuta a Tangeri è l'esordio narrativo di Christine Mangan, un romanzo particolare e intrigante che mischia l'ambientazione marocchina di Tangeri con atmosfere gotiche squisitamente rese, tanto da chiedersi se si è finiti dentro un romanzo di Dafne Du Murier o di Patricia Highmisth per sbaglio. Conteso da molti editori esteri, Tangerine - questo il titolo originale dell'opera- diventerà presto anche un film consacrando così la sua autrice come una delle esordienti più interessanti di questo 2018.
La sconosciuta che giunge nella città più mediterranea del Marocco per oscuri motivi è Lucy Mason, compagna di college della nostra protagonista, Alice Shipley. Nel passato delle due ragazze si annida infatti un segreto ed entrambe, esattamente come la città che fa da sfondo alle vicende narrate, sono molto più di quello che appaiono in superficie e, tra intrighi e segreti troppo a lungo taciuti, finalmente tra i vicoli soffocanti cotti dal sole del Marocco la verità sarà rivelata.
La scrittura della Mangan scorre veloce e fluida, alternando i capitoli tra un POV e l'altro e giocando con più linee temporali in contemporanea. Il tutto risulta essere straordinariamente coinvolgente e avvolgente per il lettore, proprio come la foschia che si innalza all'alba dal porto di Tangeri, una città che è molto più di una semplice ambientazione e che diviene ben presto parte integrante della storia. Allo stesso tempo però l'intreccio risulta totalmente impenetrabile, almeno fino alle ultimissime pagine quando l'autrice - che è abilissima in ciò - scopre le sue carte. Solo sul finale infatti il lettore sarà finalmente in grado di collegare tutti i numerosi punti in sospeso che si sono sommati durante la lettura, in modo da avere chiaramente davanti a se il diabolico intreccio che è stato concepito dalla penna della Mangan. L'autrice è infatti riuscita nel difficile compito di mantenere la tensione costante per l'intera narrazione, ma anche in quello altrettanto difficile di non lasciare trapelare nulla per l'intera durata dell' intreccio e questo fa si che, quando infine ogni piccola parte di puzzle è ricomposta e inserita al proprio posto, sia un vero e proprio godimento per il lettore riassaporare l'intera vicenda avendola finalmente districata.
Mi ha importato dunque molto poco il fatto che la trama si rivelasse in ultima analisi poco originale; almeno questa è stata l'accusa mossa al romanzo dai suoi detrattori, tra i quali si annoverano anche prestigiose testate di critica angloamericane. Personalmente ho trovato l'intreccio, la tensione narrativa e l'atmosfera evocata decisamente più preponderanti del movente, che pur non ho trovato affatto banale nella sua linearità. E' vero che da un lato Una sconosciuta a Tangeri può rivelarsi più semplicistico di quello che promette, ma è altrettanto vero che l'intrattenimento che procura compensa totalmente la "banalità" della storia di fondo.
Ottimamente resi anche tutti i personaggi che, sebbene a tratti possano risultare stereotipati e attaccati ai classici cliché del genere, in realtà godono tutti di un loro perché all'interno della storia e si ritrovano tutti, chi più chi meno, vittime impotenti del diabolico intreccio di cui sopra.
In conclusione dunque Una sconosciuta a Tangeri si è rivelato non solo un ottimo esordio ma anche la piacevole scoperta di un autrice che non posso fare a meno di consigliare e di tenere d'occhio per il futuro. Un unico spassionato consiglio se deciderete di leggere il romanzo della Mangan è quello di approcciarvi al testo sapendo il meno possibile (lo spoiler è dietro l'angolo!): in questo modo la sorpresa sarà più autentica e genuina
Consigliato? Assolutamente sì, consigliato a tutti anche a coloro che non leggono thriller. Le atmosfere evocate sapranno incantare e catturare anche il più scettico dei lettori. Da provare!
Coinvolgimento: 4/5 ma solo perché mi sono spoilerata il finale mentre ero ancora a metà con la lettura! Per chi legge in inglese, vietata la lettura della recensione del Guardian (persino del titolo della recensione) perché è piena zeppa di spoilers sulla trama!
Stile: 5/5
Personaggi: 5/5
Narrazione/Vicenda: 5/5
***Giudizio: 4.75/5****