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  • Francesca

Recensione - Nostalgia del sangue

Buongiorno Lettori!

Oggi vi porto i miei pensieri su una delle ultime letture concluse in questo mese. A Ottobre sono stata un po' discontinua con i post sul blog, lo ammetto, e anche la mia presenza sui social ha subito qualche battuta d'arresto. Il motivo è duplice: da un lato il lavoro che nell'ultimo periodo si è intensificato, dall'altro l'arrivo in famiglia di un nuovo membro peloso che ha richiesto parecchie cure non appena preso con noi!

Ma bando alle ciance, oggi parliamo di un romanzo che avevo appositamente conservato per questo periodo dell'anno e che finalmente, dopo tutto questo tempo dalla sua uscita in libreria, ho letto! Lettori oggi parliamo dell'esordio nel thriller (e nella narrativa) di Dario Correnti e del suo La nostalgia del sangue!


"Nostalgia del sangue?" "Bè in fondo passi la vita così. Prima impari a guardarlo a occhio nudo, poi la scientifica si aggiorna e arriva il lumino, e tu sei con loro, quindi impari a guardarlo al buio. Non è più quella roba rossa che conoscevi, ma una chemiluminescenza bluastra. Cambia di colpo la tua prospettiva"

 

Titolo: Nostalgia del sangue

Autore: Dario Correnti

Serie: /

Casa editrice: Giunti

Formato: Rilegato

Pagine: 544

Prezzo: 19,00€ (cartaceo)

2,99€ (digitale)

 

Nostalgia del sangue è stato, fin da quando l'ho visto per la prima volta in libreria (e stiamo parlando di parecchi mesi fa ormai), un romanzo su cui avevo aspettative altissime. E questo si sa, è sempre un problema. Se da una parte leggere finalmente un romanzo in cui riponiamo tute le nostre speranze è infatti qualcosa che genera una sorta di soddisfazione e appagamento tutto particolare e unico, dall'altra parte incappare in una delusione proprio su quel titolo è questione non solo di qualche capitolo o addirittura pagine (il buongiorno si vede dal mattino insomma) ma sopratutto la delusione è sempre più che cocente rispetto ad altre letture.

Nostalgia del sangue era un titolo che aveva tutte le carte in regola per essere uno di quei romanzi in cui calarsi e non uscirne mai più e proprio per questo avevo deciso che sarebbe stato una delle mie letture di ottobre, il mio mese preferito. Dopotutto stiamo parlando di ambientazione nella bergamasca, serial killer italiani, accenni svariati a Cesare Lombroso, cannibalismo, psicologia e molto altro ancora; insomma potrei continuare a elencare i numerosi punti interessanti del romanzo nato dalla penna dei due scrittori sotto lo pseudonimo di Dario Correnti per svariati paragrafi, anche se onestamente penso che sia meglio entrare all'interno di questo romanzo sapendo il meno possibile. Ecco quindi - tra le righe - il mio primo consiglio per questa lettura: se potete approcciatevi a questo romanzo senza nemmeno conoscere la quarta di copertina, la sorpresa sarà piuttosto impareggiabile.

Partiamo subito con il dire che Nostalgia del sangue si è rivelato essere molto diverso da quello che mi aspettavo e che questo non necessariamente è un male, anzi. Parecchi aspetti del romanzo infatti mi hanno sorpreso rivelandosi di volta in volta inaspettati. Innanzitutto la coppia di "investigatori" protagonisti che non sono affatto investigatori o comunque appartenenti alle forze dell'ordine, ma due giornalisti. La loro accoppiata è sicuramente uno degli elementi cardine del romanzo per quanto imperfetta: una stagista - soprannominata "Piattola" - sul punto di essere lasciata a casa senza contratto e un cronista di nera in cui giorni di gloria sono trascorsi da un pezzo, a un passo dal prepensionamento e con una storia famigliare disastrosa alle spalle. Mai nessun'altro duo era stato peggio assortito in tutta la letteratura thriller di mia conoscenza, eppure sono un ingranaggio della narrazione così perfettamente funzionante che non si potrà far a meno, a lettura ultimata, di associare il romanzo ai loro protagonisti.

Altro aspetto totalmente inaspettato per la sottoscritta è stata l'ironia - né eccessiva né fuoriluogo , ma anzi sempre ben gestita e dosata - che la coppia Besana-Piatti porta con sé durante lo svolgersi della storia. Questo è stato un risvolto della vicenda inaspettato ma gradito, che ha creato un giusto contraltare alla brutalità della narrazione.

E proprio la narrazione in sé è stato l'ultimo elemento inaspettato del libro, sebbene a doppio taglio per quanto mi riguarda. Da un lato infatti ho apprezzato la dinamicità della trama, il suo continuo evolversi e il suo mutarsi in situazioni affatto banali o scontate che hanno reso il romanzo e i suoi temi complessi e articolati. Anche il dubbio sempre presente su più personaggi e la tensione che non si abbassa mai ma, anzi, sale in un crescendo fino sul finale insieme con l'ambientazione della provincia lombarda ottimamente resa, sono stati tutti punti di forza che hanno conferito spessore al testo. Lo stesso dicasi per lo stile che si concretizza in capitoli brevi ma intensi, con un narratore onnisciente, ma che di volta in volta cambia prospettiva: quella della coppia Besana- Piatti, quella delle vittime e infine quella di Verzeni.

Devo però inevitabilmente sottolineare come purtroppo questa varietà sia di stile che di temi trattati dalla narrazione in più di un occasione mi sia risultata un po' eccessive e, se possibile, raffazzonata rispetto ai miei gusti. Tanti stili e tanti temi che hanno generato in me un po' di perplessità: è giusto che l'autore (gli autori?) abbiano osato, ma dall'altro canto ho trovato un po' troppa "carne alla brace" e l'idea che ne ho ricavato è stata che, a un certo punto, sia diventato complicato per gli autori stessi gestire il tutto. Naturalmente alla fine il risultato è stato più che soddisfacente con un finale degno di questo nome e sopratutto appagante, ma per il futuro (che spero caldamente arrivi presto) mi auguro un po' più di ordine e aderenza narrativa da aggiungere a una base che, ripeto, è comunque già ottima in partenza!

 

Consigliato? Se non fosse abbastanza ovvio dalle mie parole precedenti direi che consiglio caldamente Nostalgia del sangue a tutti gli amanti del thriller e a chi cerca un buon libro, sopratutto da abbinare con le atmosfere di Ottobre. Il romanzo ha numerosi punti di forza e i suoi protagonisti non potranno a fare a meno di entrarvi nel cuore. Ci sono aspetti che possono essere migliorati, ma avendo ampio margine di manovra mi aspetto che possano essere colmati in un futuro non troppo lontano.

 

Coinvolgimento: 5/5

Stile: 4/5

Personaggi: 4/5

Vicenda: 3/5

****Giudizio: 4/5****

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