Buongiorno Lettori!
Oggi è tempo di recensioni con una recentissima uscita in casa Einaudi che ho avuto modo di leggere e che vi consiglio per questa estate se avete voglia di qualcosa di fresco, ironico e naturalmente ben scritto: sto parlando del nuovo romanzo di Cristina Cassar Scalia, Sabbia nera.
Titolo: Sabbia Nera
Autrice: Cristina Cassar Scalia
Serie: /(?)
Casa Editrice: Einaudi
Formato: brossura con alette
Pagine: 400
Prezzo: 19,00€ (cartaceo)
9,99€ (digitale)
Se cercate una lettura perfetta per questa estate io credo che non potrete far miglior scelta di Sabbia nera. Ovunque vi recherete, comunque deciderete di passare i tanto sospirati giorni di pace e relax riesco a immaginare Sabbia nera che, come un compagno fedele, un amico fidato, saprà allietare la vostra giornata regalandovi qualche ora di puro godimento letterario.
Non sono una persona facile alla lode, soprattutto nel campo dei gialli/mistery italiani. Per riuscire a conquistarmi un romanzo deve infatti avere tutta una serie di caratteristiche ben definite che personalmente ritengo indispensabili al fine di approvarlo a pieni voti. Dunque per me promuovere un romanzo così è stata una grande vittoria: una conferma della presenza di autori nostrani meritevoli e naturalmente la scoperta di un nuovo nome da poter annoverare tra i miei scrittori italici preferiti.
Quando ho cominciato a leggere Sabbia nera devo confessare che non avevo la più pallida idea di cosa stessi per approcciare. Non avevo idea di essere sul punto di spalancare un portale all'interno del quale mi sarei ritrovata catapultata. Non avevo idea del mondo interiore in cui stavo per entrare e che per diversi giorni mi avrebbe accompagnato. E, ammetto che, quando ho girato l'ultima pagina, mi sono sentita un pelo più sola. Tutti i personaggi usciti dalla penna della Scalia sono infatti dotati di quella strana e meravigliosa capacità di entrarti sotto pelle e nel cervello, facendoti pensare a loro anche quando, di fatto, non stai leggendo. E ugualmente, ci sono stati quei passaggi e quei paragrafi che mi hanno fatto battere il cuore, sfarfallandomi nello stomaco a ritmo delle parole che leggevo. L'autrice è riuscita a creare un mix perfetto tra narrazione mistery e introspezione psicologica, con una protagonista destinata a entrare, e ad annoverarsi, tra i personaggi memorabili dalla letteratura made in Italy e della quale spero caldamente di poter leggere altro: una novella Montalbano in gonnella a cui non ho potuto resistere!
La sabbia nera a cui il titolo si riferisce è quella che erutta da l'Etna, presenza silenziosa ma costante che domina l'ambientazione siciliana - catanese per essere precisi - del romanzo. Ed è anche il filo rosso che lega il ritrovamento di due cadaveri a distanza di sessant'anni e su cui la nostra protagonista, il vicequestore Giovanna Guerrasi, sarà chiamata far luce coadiuvata da una squadra di collaboratori che annovera tra le sue fila personaggi tanto comici quanto altrettanto concreti e che, vi garantisco, saranno una delle colonne portanti della narrazione.
A onore del vero va comunque detto che ho faticato un poco per entrare nella storia. Durante le prima cinquanta pagine ho infatti dovuto ingranare e macinare un mondo intero del quale, come dicevo prima, improvvisamente ci si trova a fare parte aprendo le pagine del romanzo. Ugualmente sul finale è stato macchinoso per me riuscirne a uscire: ho percepito quasi una sorta di riluttanza da parte della storia, dell'autrice e dei personaggi stessi a lasciarmi andare. In effetti la vicenda messa in piedi dalla Scalia è articolata e intricata, forse un pelo di troppo se posso dire, e dunque tirare le fila e chiudere tutti gli ha aspetti ha richiesto pagine aggiuntive che se da una parte concludono il discorso in ogni aspetto dall'altro appesantiscono un po' la vicenda.
Per quanto riguarda la parte mistery/gialla vera e propria anche in questo caso ammetto che avrei preferito una conduzione e uno svolgimento più "classico"; mentre invece più volte mi sono ritrovata nel corso della narrazione a dover rimettere in discussione gli elementi acquisiti per l'ennesima rielaborazione del caso, senza nessun punto fisso a cui appoggiarmi. Perciò alla fine ho dovuto smettere di cercare un colpevole cercando di scoprire da sola cosa fosse accaduto e mi sono lasciata prendere per mano e guidare dall'autrice stessa.
Tuttavia, devo riconoscere che questi elementi nulla possono di fronte al tratteggio profondo e netto dei personaggi e al coinvolgimento del lettore il quale, complice una narrazione che io ho trovato molto cinematografica, non può far a meno di andare avanti nella storia che gli viene narrata. In ultima analisi sono infatti proprio questi gli aspetti che caratterizzano un romanzo degno di successo, il vero e proprio motore di una storia. Alla fine, dunque, l'autrice porta a casa il risultato: tra ironia e comicità, ma non senza una punta di dramma a riequilibrare le parti, riesce a coinvolgere e intrattenere il lettore con una storia che davvero non si può smettere di leggere.
Posso ritenermi più che soddisfatta da questo esordio nel giallo italiano della Scalia. Mi sento di promuovere e consigliare Sabbia nera come romanzo per l'estate - sebbene in contrapposizione con le ambientazioni del libro stesso - in quanto relativamente sicura che saprà farsi amare così come ha fatto con me. Rimango in attesa di leggere altro dell'autrice sperando davvero che le vicenda di Vanina diventino una serie.
Consigliato? Si, consigliato se si cerca una lettura non thriller, ma ricca di mistero e con connotati decisamente gialli. Con un ambientazione siciliana e una narrazione che a me ha ricordato moltissimo una puntata della serie tv di Montalbano, condita da ironia, ma che non tralascia punte di dramma e squarci di vita reale, Sabbia nera si configura come una lettura spensierata ma non troppo, ricca di bei personaggi e assolutamente in grado di creare dipendenza.
Coinvolgimento: 5/5
Stile: 4/5
Personaggi: 5/5
Narrazione/Vicenda: 3/5
Giudizio: 4,25/5