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  • Francesca

Recensione - I segreti di Chicory Lane



Buongiorno Lettori!

Finalmente sembra essere scoppiata l'estate anche qui e cosa c'è di meglio durante le ore più calde della giornata di un buon libro, magari condito da atmosfere cupe e una vicenda oscura che affonda le sue radici in un passato a lungo ignorato e nascosto? Se anche voi, come me, amate abbinare le letture al tempo atmosferico, questa estate I segreti di Chicory Lane potrebbe fare al caso vostro!


"Accaddero cose bruttissime in Chicory Lane, la via in cui abitavo da piccola. Credo sul serio che nell'estate del 1966 il Male - quello con la M maiuscola - abbia visitato il mio quartiere. A quanto ne so si intrufolò in almeno tre case e cominciò a distruggere vite e seminare miseria. Alla fine colpì moltissimi di noi"

 

Titolo: I segreti di Chicory Lane

Autore: Raymond Benson

Serie: /

Casa Editrice: Leone Editore

Pagine: 283

Formato: Brossura con bandelle

Prezzo: 14,90€ (cartaceo)

 

I segreti di Chicory Lane è uno di quei romanzi che sotto le belle apparenze nasconde un nocciolo duro, una storia cupa che tocca le corde più intime della coscienza e dell'animo di ciascuno di noi, coinvolti nella lettura. Non lasciatevi forviare dalla bella copertina dai toni gotici e un po' sinistri, né dal titolo che sotto l'alone di mistero ammicca al lettore (lo ammetto, io non ho potuto fare a meno di chiedermi cosa nascondesse questa Chicory Lane ) perché

I segreti di Chicory Lane è una storia lunga una vita, la storia di due persone e della loro relazione che attraverso gli anni cambia e si evolve, plasmata non solo dal passaggio dall'infanzia all'età adulta, ma anche e sopratutto dagli eventi che la vita porrà loro davanti. Terribili e indimenticabili.

Tutto inizia con un lettera, apparentemente uguale alle molte altre che arrivano nella mani della protagonista, Shelby Truman, famosa autrice di romanzi rosa. Una lettera che la catapulterà in un doppio viaggio: uno a Limite, nel Texas occidentale dove è nata e cresciuta, e uno lungo la strada dei ricordi che la missiva ha incautamente scoperchiato.

La narrazione oscilla così, alternando capitoli del presente a capitoli del passato e Raymond Benson, autore già noto e conosciuto in Italia per diversi altri lavori sempre a tema giallo/noir, ha davvero fatto un'ottimo lavoro. Non solo è riuscito a calarsi, immedesimarsi e dare vita a una protagonista femminile come Shelby che, garantisco io, saprà accompagnarvi in questo tour, a volte poco piacevole a volte inaspettato altre volte ancora ironico e pungente, con una scioltezza e una maestria non da tutti, ma ha saputo mettere in piede una vicenda spinosa, irta di ostacoli e che tocca temi e argomenti non facili da trattare con una sensibilità e una accuratezza che mi ha profondamente toccato. Perché, come accennavo prima, Chicory Lane è un romanzo duro, forse non adatto a chiunque, che mette davanti agli occhi del lettore eventi crudi, malvagi e ai quali non vorremmo prestare attenzione. Quegli eventi davanti ai quali spesso si volta la faccia e di cui si scaccia il pensiero. Sono quegli accadimenti di cui si nutre il Male, quell'entità che così spesso durante il romanzo ricorre e a cui si fa riferimento, quasi personificandola, e che fa il paio con l'altro grande protagonista di questa storia, a cui sembra legata a doppia mandata: Eddie Newcott. Di lui, Benson, sceglie di darci una visione schiva e non definitiva, un chiaroscuro soggettivo, che passa imperiosamente attraverso gli occhi di Shelby stessa e della sua narrazione. Ma, anche qui, non lasciatevi ingannare. Chi è davvero Eddie Newcott - il ragazzo della porta accanto, un po' strambo e misterioso o il sadico assassino satanista - sarà il lettore a decretarlo in ultima analisi, quando anche il racconto di Shelby si fermerà per lasciare che le azioni e gli avvenimenti raccontati parlino da soli.

Questo tratteggio non definitivo, questo racconto senza giudizio che l'autore ha messo in piedi è stata davvero uno delle cose che più ho apprezzato del romanzo. Sopratutto tenendo conto dei temi che vengono aprostrofati durante la narrazione ho trovato davvero incredibile la sensibilità e la delicatezza di cui la storia si ammanta, sopratutto sul finale in cui alcune scene mi hanno davvero dilaniato il cuore e straziato il cervello per la loro potenza evocativa .

E proprio il finale è a mio avviso la parte che ho apprezzato maggiormente di tutto il libro. Non solo Benson regala al lettore un twist narrativo - sebbene contenuto e per certi versi quasi prevedibile - in grado di scavare una piccola voragine nella mente di chi legge, ma sceglie di terminare la narrazione con un finale aperto e pieno di positività che è un segnale fortissimo capace di rimettere in pari la bilancia tra bene e male che troppe volte durante il racconto ha peso dalla parte sbagliata.

I segreti di Chicory Lane è stata dunque una lettura non facile. Un connubio di generi non semplice da decifrare, con una preponderanza di dramma che si mischia non solo alla componente mistery ma anche alla parte legal del romanzo. Un mix di personaggi altrettanto difficili da inquadrare, ma impossibili da non amare. Un insieme di situazioni non agevole da leggere né da affrontare, ma che in ultima analisi sono stata soddisfatta di aver terminato perché Shelby Truman e la sua storia rimarranno con me, nella mia testa, ancora per un po'.

Un romanzo e una storia, davvero ben scritti e ben strutturati in grado di entrare nella mente del lettore e metterci radici.

 

Consigliato? Sì indubbiamente consigliato per le ottime caratteristiche di narrazione di cui Benson ha fatto uso. Ho trovato tutto molto ben costruito e caratterizzato. Certo, un romanzo che però bisogna essere pronti ad affrontare psicologicamente dati i temi trattati.

 

Coinvolgimento: 4/5

Stile: 4/5

Personaggi: 4/5

Vicenda: 4/5


Giudizio: 4/5


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