Che poi, forse, sarebbe opportuno quanto meno tentare di spiegare quello che è successo. Chissà, mi piace pensare che in fondo a qualcuno interessi, che tutto quello che ho fatto per tre anni non sia stato completamente gettato alle ortiche.
Anche se poi non che ci sia molto dire, le cose funzionano più o meno così: un bel giorno ti svegli e scopri che le cose che fino alle sera prima ti andavano bene ora cominciano a darti fastidio, a stringerti e a darti il prurito come un vecchio maglione di lana infeltrita. Sembra brutto che io dica ciò di quella che è sempre stata e sempre continuerà ad essere la mia passione più grande, l'ancora di salvezza a cui so di poter fare sempre riferimento: la lettura e la condivisone di essa.
Ma lasciatemi spiegare meglio: un giorno ti svegli e scopri che tutto quello che fino alla sera prima ti è andato bene, la tua vita, le tue abitudini, perfino le persone che ti stanno accanto di colpo non vanno affatto bene. Ti senti costretta, soffocata, repressa. Ti rendi conto di dove sei arrivata e ti chiedi come hai fatto ad arrivarci. Così cominci a pensare, credi che sia solo una giornata cominciata con delle idee strane, ma poi la giornata si trasforma in giorni interi e poi in settimane, e allora capisci. Capisci che non puoi più continuare a fare finta di niente. Che per quanto tu l'abbia ignorata e cercato di con tutti i tuoi mezzi di nasconderti da essa alla fine la vita, quella vera, quella di tutti i giorni, ti ha trovato e ti chiede il conto di quello che hai combinato. E tu non puoi non risponderle.
Succede così che le relazioni finiscono e che ne iniziano delle nuove, che persone che credevi imprescindibili si dimostrano non esserle. E che per quanto la nuova svolta sia in salita, irta di ostacoli e di pericoli, piena di dubbi, di difficoltà e di avversità abbia anche l'inconfondibile sapore della novità; la ventata di aria fresca che odora di nuove, potentissime potenzialità e che in qualche modo ti fa sentire viva dopo tanto tempo.
Succede così che ritorni allo studio per chiudere quel cerchio che, in fondo, hai sempre saputo che andava chiuso.
E succede così che i progetti su cui hai investito il tuo futuro, su cui hai rimuginato, pensato e meditato così tanto a lungo vadano in frantumi davanti ai tuoi occhi senza che tu possa fare nulla.
E così, insieme a tutto il resto, anche la tua passione, la tua ancora, il tuo porto sicuro in mezzo alla tempesta svanisca dall'orizzonte. Perché tu sei la tempesta, sei caos allo stato puro, sei cambiamento, movimento. Stai cercando un nuovo assetto, nuove combinazioni, nuova stabilità. Ma sai che un punto fermo è tale anche nelle bufere, anche quando l'orizzonte non è visibile. Sai che, un giorno, continuando a navigare, quando la tempesta si sarà finalmente placata, quel porto sicuro sarà ancora lì ad aspettarti.
E quel giorno è arrivato.
A mano mano che i venti smettono di soffiare e i miei piedi si piantano a terra ritorna anche la voglia di leggere, di comprare libri e anche quella di condividere le mie letture e le opinioni con il web.
Il passato è passato e quello che è accaduto è bene che ci rimanga. E anche se è il passato a definirci come le persone che siamo oggi, quello che ho fatto ieri appartiene solo a ieri. E non è questione di rinnegare quello che si è fatto. É questione che tutte le cose prima o poi arrivano a una fine e da quella fine nasce sempre qualcos'altro.
Il mio vecchio blog, per quanto pieno di bellissimi ricordi e denso di emozioni intrappolate nel cyberspazio non rappresenta più chi sono oggi.
Ed è quindi proprio in virtù di quella ventata di cambiamento, di quel refolo di brezza che segue la tempesta e che gonfia le vele sospingendomi verso il porto, che ho deciso che fosse necessario un cambiamento: un nuovo spazio dove esprimere e condividere i miei pensieri sulle letture.
É un ritorno? Forse. Ho imparato che nella vita tutto può succedere, anche l'impensabile. É un impegno? Sì, questo posso urlarlo ad alta voce. Ed è anche un desiderio perché vorrei che per il 2018 questo nuovo angolino di web diventasse la mia routine.