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Francesca

Recensione - La ragazza senza pelle

Buongiorno Lettori!

Oggi qui da me fa caldissimo e le temperature non accennano a diminuire! Non si muove un filo di vento e ormai il ventilatore è diventato il mio miglior amico. Ma ciononostante (o forse proprio per questo) oggi vi porto la recensione sull'ultima lettura che ho concluso, un thriller nordico i cui protagonisti si muovono tra le gelide lande della Groenlandia (beati loro!).

Lettrici e Lettori oggi vi porto i miei pensieri sull'esordio narrativo di Mads Peder Nordbo: La ragazza senza pelle.


"La causalità - continuò lei - Se vuoi capire perché una biglia rotola, devi trovare la cosa che le ha dato la spinta. Tutto il resto è solo un effetto, e l'effetto è visibile a tutti. È la causa che contiene la spiegazione."

 

Titolo: La ragazza senza pelle

Autore: Mads Peder Nordbo

Serie: Greenland #1

Casa Editrice: Einaudi

Formato: Brossura con alette

Pagine: 384

Prezzo: 19,00€ (cartaceo)

9,99€ (digitale)

 

Partiamo con i dati di fatto. Il thriller che Nordbo, autore danese al suo esordio nella narrativa crime, ha messo in piedi ne aveva alcuni che immediatamente avevano fatto breccia nel mio cervello, portandomi a classificare La ragazza senza pelle come un romanzo che potenzialmente mi sarebbe potuto piacere.

Innanzitutto l'ambientazione. Alzi la mano chi ha letto un thriller che si ambienta tra i ghiacci della Groenlandia negli ultimi anni. Io personalmente non lo avevo mai fatto e già questo primo elemento mi aveva elettrizzato, bastandomi al punto da spingermi all'acquisto. Poi i personaggi, che sembravano essere il giusto mix tra il disperato, il misterioso e il tormentato. Mattew Cave in primis, giornalista con un doloroso passato alle spalle e poi Turpaanaq, groenlandese con un passato ancora più oscuro e uno sguardo selvaggio negli occhi. E poi naturalmente la componente thriller, con la sua promessa di raffreddare le bollenti temperature di questa estate.

Ebbene, nonostante odi confessarlo anche a me stessa devo ammettere che per me La ragazza senza pelle non è stato all'altezza delle aspettative che nutrivo. Ho trovato l'intero romanzo perfettamente inserito in una curva discendente - per dirla in termini scientifici - che, dopo l'inizio davvero intenso e ricco di azione, un po' cruento se vogliamo ma decisamente travolgente, scende ad assestarsi su un livello mediocre, dal quale non apporta nessuna vera nota di innovazione al panorama della letteratura crime.

Purtroppo anche lo stile dell'autore segue la stessa traiettoria, aprendo la narrazione in maniera delicata e a tratti quasi poetica, davvero d'effetto in alcuni passaggi (e se lo avete letto sapete a cosa mi riferisco), ma che contemporaneamente si rivela essere anche molto vivida e diretta, sopratutto per quanto riguarda le scene sul ghiacciaio. Dopo queste prime battute, che erroneamente mi avevano portato a pensare di stringere tra le mani il mio prossimo romanzo preferito, ho dovuto però ridimensionare il mio entusiasmo. E, se da una parte questo assestamento può essere accettabile per lo stile - che necessariamente prima o poi deve cedere il passo all'azione con il prosieguo della vicenda - non sono invece d'accordo che lo stesso debba accadere per la narrazione (che anzi dovrebbe, caso mai, seguire il percorso inverso). Purtroppo questa parabola discendente che affligge la narrazione colpisce anche i personaggi, manchevoli a mio avviso di originalità: se il personaggio di Mattew Cave è riuscito comunque a guadagnarsi un posticino nella mia testa durante la lettura, lo stesso non posso - purtroppo- per Turpanaaq, che troppe volte mi ha ricordato la Lisbeth Salander di Larson.

Nonostante dunque queste mancanze abbiano minato la mia esperienza di lettura devo però dire che l'aspetto che maggiormente mi ha deluso è la vicenda in sé. Non tanto per come è stata concepita, più che altro per come è stata sviluppata. Il primo aspetto è infatti sufficientemente robusto, con una trama principale corredata giustamente da sottotrame con una loro potenzialità intrinseca. Quello che, a mio parere, non ha funzionato però sono stati i legami e le interconnessioni che mi aspettavo decisamente più marcate e, in alcuni casi, meglio descritti e spiegati al lettore. Mi ha deluso infatti leggere alcuni passaggi che mi hanno dato l'impressione di essere stati posti nel bel mezzo dell'intreccio principale senza prima una sufficiente impalcatura a loro sostegno. L'impressione generale che ne ho ricavato insomma è di una storia si ingarbugliata ma con un suo perché, che però nel passaggio dalla testa dell'autore al foglio di carta ha perso in ordine, chiarezza e completezza. Sopratutto ho patito tantissimo la mancanza di una vera e propria indagine deduttiva, in cui il nostro protagonista avrebbe dovuto essere coinvolto. Invece Nordbo ricorre un po' troppo spesso a espedienti che gli facilitano il compito e alla lunga questo ha pesantemente inficiato sulla mia personale esperienza di lettura.

Detto così sembrerebbe dunque che io bocci in pieno il romanzo. Invece voglio sottolineare un aspetto che forse non è sufficientemente emerso tra queste righe: la potenzialità dello stile e della storia di Nordbo. La ragazza senza pelle è infatti chiaramente nato come capitolo di apertura di una serie (prova ne è il finale decisamente aperto) e ripeto, nonostante i numerosi punti dolenti che affliggono il romanzo (mancanza di originalità dei personaggi in primis e a seguire mancanza di chiarezza dell'intreccio) c'è a mio parere una potenzialità che pervade l'intero romanzo. E questo non accade a tutti, fidatevi.

Voglio perciò pensare a questo libro come un giro di prova in pista per scaldare i motori e rodare gli ingranaggi, consapevole che i personaggi, la storia e l'autore stesso possono e devono dare di più in futuro.

Leggerò i prossimi volumi per appurare se questo implemento avverrà o meno.

 

Consigliato? Onestamente lo consiglierei ai neofiti del genere che sicuramente potranno goderlo molto di più che un appassionato di lunga data di thriller nordici, già avvezzo a determinati cliché.

In generale non lo reputo affatto un romanzo da buttare via (credo seriamente che in giro ci sia di molto peggio) e tutto sommato si fa leggere con un certo grado di piacevolezza. Certo, il thriller di alto livello è altro. Consigliato perciò sicuramente come lettura da ombrellone per questa estate, anche se Nordbo è sicuramente un autore da tenere in conto per i prossimi romanzi: potrebbe infatti regalarci inaspettate sorprese.

 

Coinvolgimento: 4/5

Stile: 4/5

Personaggi: 4/5

Vicenda: 3/5


****Giudizio: 3,75/5****





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